LA MOTIVAZIONE SPORTIVA NEL BASKET

La motivazione sportiva viene intesa come l’insieme delle capacità fisiologiche, emotive, cognitive che indirizzano la persona con il suo modo di essere verso un obiettivo.
Nel Basket possiamo condividere la motivazione con i bisogni, desideri, le pulsioni completandola con tutti quelli aspetti che si esprimono in energia ,affetto.
Ma qual è il meccanismo che permette a tutti coloro che praticano questa disciplina sportiva a tuffarsi o per recuperare un pallone, prendere un rimbalzo difficile, effettuare cambi difensivi e sostenerli nonostante una disparità fisica, difendere con grande intensità, come è possibile trovare queste energie nell’ambito sportivo e magari un po di meno nella normale attività umana?


Oggi stiamo valutando gli Atleti delle squadre di Basket, impegnate nella fase finale del campionato, non solo attraverso il risultato tecnico (vittoria, sconfitta) ma anche attraverso l’impegno che ci mettono durante la prestazione sportiva , quindi definiremo la “passione “ come Motivazione sportiva.
Conoscere la motivazione sportiva permette di poterla utilizzare seguendo i bisogni precisi dell’atleta e la classificheremo in due grosse diramazioni primarie e secondarie.
La primaria è direttamente collegata al gioco, alla gratificazione, all’agonismo e la seconda è amministrata dai fattori della personalità.
La secondaria permette all’atleta di essere legato alla disciplina aumentando così la voglia di realizzarsi;
le primarie sono quelle che caratterizzano il basket:
• la velocità nel ripartire in contropiede
• intercambiabilità nei ruoli attacco
• la difesa in contenimento nel p/r
• tanto cuore per raggiungere l’obiettivo.


La motivazione intrinseca consiste nel divertimento nella gratificazione nel fare ed aumenta la capacità emotiva dell’atleta.
Le squadre di basket intese come gruppo attento e concentrato attivano da subito

la La Self-Determination Theory che stabilisce ogni uomo è naturalmente proiettato a provare interesse a conoscere e ad agire e ad automigliorarsi.
I giocatori di questa meravigliosa disciplina per essere motivati hanno bisogno di soddisfare tre bisogni innati ed universali.
Condividere l’ambiente ed avere la possibilità di esprime re le proprie capacità è il bisogno della Competenza.
Interagire con gli altri e sentirsi parte integrante del gruppo è il bisogno della Relazionalità.
Poter compiere delle scelte all’interno dei giochi d’attacco, capacità di svolgere ben precisi compiti difensivi, cambi sistematici scalando ancora una volta dal lato debole per evitare miss-match, è il bisogno di Autonomia.


L’Autonomia e la Padronanza sono due argomenti fondamentali all ’interno della motivazione sportiva, la prima permette al giocatore di essere internamente motivato per riuscire a svolgere in maniera dettagliato il piano partita e le responsabilità delle conclusioni in attacco, in quanto derivano dal proprio essere e cerca di compierle in maniera eccellente( Pensiamo ad un tiro aperto o ad un tiro libero);
La competenza permette al giocatore di poter esprimere le proprie potenzialità umane con l ’attenzione a volersi migliorare continuamente (le partite agli europei sono una dopo l’altra) senza basare il tutto sul proprio talento innato cestistico.


Particolarmente presente nella motivazione sportiva è lo stato di flow che nel basket viene chiamato trance agonistica, l’atleta perde la cognizione spazio temporale ed è concentrato nella specifica azione tecnica.


Molte volte associamo lo stato di flow alla continuità dei canestri realizzati ma possiamo riscoprirla anche nelle situazioni difensive di squadra dove tutti e cinque gli atleti in campo con l’aiuto della comunicazione verbale della panchina riesce a recuperare palloni, corre in contropiede è sempre in anticipo su tutte le linee di passaggio e soprattutto muove la palla nella metà campo offensiva con gran de fluidità.


La motivazione sportiva per essere innescata ha anche bisogno di conoscere lo scopo, l’obiettivo
per i giocatori delle squadre sicuramente esserne parte, essere utili ed avere un certo grado di responsabilità corrisponde con l’obiettivo da raggiungere considerando anche che vincere il campionato di appartenenza è un ‘obiettivo non sotto il nostro controllo.

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